Due sfide per il futuro: turismo e cultura

C’è vita oltre la terra. E certamente c’è stata e può tornare a esserci.

C’è vita oltre ciò che siamo da secoli abituati a considerare l’unico mondo possibile.
In un territorio che ha basato la sua economia sull’industria, in molti casi fortemente impattante, la scoperta dell’acqua su Marte è l’intuizione visionaria che cultura, istruzione e turismo possono e devono essere un pezzo fondamentale di un sistema economico e sociale che cambia e che ha deciso di puntare sulla qualità e sulle forme dell’economia della conoscenza e dei saperi.
La scoperta dell’acqua su Marte è la certezza che esistono forme di vita sconosciute ai più, che chiedono solo fiducia e certezza di programmi di risorse, per liberare le proprie energie e le proprie idee.
Cultura e Istruzione sono diventate, sin dal primo mandato, e ancora più esplicitamente nel secondo, centro di un processo di sviluppo sostenibile della regione, motore di progresso e di futuro per le giovani generazioni.
L’inversione di rotta rispetto al passato è davvero drastica, se si considera che fino al 2005 la Regione Puglia non aveva un assessorato alla Cultura e si spendevano poche centinaia di migliaia di Euro in assenza di qualsiasi programmazione, organizzazione e stabilità dei soggetti operativi.
Per la prima volta in Puglia sono stati destinati fondi europei FESR alla cultura, allo spettacolo, al cinema e alle attività creative, all’insegna di una visione completamente innovativa rispetto al passato e con straordinarie ricadute territoriali anche sotto il profilo economico. Nei settori della Cultura, dello Spettacolo e della Promozione turistica è stato  utilizzato il 100% dei fondi europei assegnati per la programmazione 2007/13.
Siamo pronti, oggi, a entrare nella programmazione 2014/20 avendo già adeguato alla nuova normativa europea i Regolamenti regionali per gli aiuti in materia di Spettacolo dal Vivo, di Cinema e audiovisivo, e di Turismo.
Il primo obiettivo perseguito nell’ambito della Cultura guardava alla costruzione di un Distretto produttivo della Creatività, cui far afferire le imprese dello spettacolo, dell’audiovisivo, del design e dell’arte contemporanea. In questo modo abbiamo reso omogenee le produzioni della Creatività con le altre produzioni del nostro territorio, dando un chiaro segnale della linea di sviluppo da seguire.

Le attività cinematografiche hanno conosciuto in questi 10 anni una crescita esponenziale, grazie all’istituzione della Apulia Film Commission, che ha l’obiettivo di attrarre le produzioni audiovisive all’interno del territorio regionale, offrendo servizi competitivi, maestranze professionali e abbattimento dei costi di trasferta, cast, troupe e location scouting sul territorio, un ventaglio di servizi gratuiti che coprono tutte le fasi della produzione di film e prodotti audiovisivi.
Il risultato è che in Puglia, a oggi, si contano circa 600 imprese che si occupano di audiovisivo, che impiegano 2.600 professionisti e generano un valore aggiunto di 172 Milioni di euro. La Puglia è oggi al nono posto in Italia per l’incidenza dell’audiovisivo nella propria economia.
In questi anni la Puglia è diventata un vero e proprio set a cielo aperto, con i suoi paesaggi meravigliosi: i 360 film girati, tra produzioni nazionali e internazionali e film di autori pugliesi, utilizzando come location tutti i territori, hanno fortemente contribuito all’esportazione del brand Puglia. Fra i tanti, ricordiamo la fortunatissima serie di “Braccialetti Rossi”, “Housefull” commedia del regista indiano Sajid Khan girata sul Gargano e uscita al cinema in India, e “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek. Insomma, il cinema come racconto della Puglia turistica.

Abbiamo lavorato molto anche sulla promozione della cultura dell’audiovisivo: con la creazione di una rete di festival, dal Bifest, al Festival del Cinema Europeo di Lecce al Festival del Documentario di Specchia, con il finanziamento della digitalizzazione di 46 schermi cinematografici pugliesi, e con il progetto D’Autore, che ha coinvolto 20 sale cinematografiche in tutta la Regione, che garantiscono la proiezione di cinema di qualità.

Lo spettacolo dal vivo ha come punta di diamante La Notte della Taranta, vero e proprio marchio della Puglia che investe in cultura. Ma possiamo anche citare il Festival della Valle D’Itria e tutte le reti dei festival finanziate da Puglia Sounds, che garantiscono offerta culturale tutto l’anno, in ogni angolo della regione e propongono una importante varietà musicale, dal jazz, al rock, alla musica antica, alla musica classica, fino all’elettronica e alle forme più sperimentali.
Puglia Sounds si è anche occupata della promozione delle eccellenze musicali pugliesi in Italia e all’estero, attraverso il finanziamento di tour e di produzioni discografiche, e ha creato in Puglia la più grande fiera musicale italiana, il Medimex, che ha sin da subito suscitato molto interesse (17 mila presenze complessive, 800 operatori accreditati provenienti da 25 paesi e oltre 270 giornalisti).
Al teatro pugliese abbiamo restituito il suo cuore pulsante: è ritornato a vivere il Teatro Petruzzelli, riaperto dopo quasi venti anni, e sono state costituite in tutto il territorio 12 residenze teatrali, con il nome evocativo di “Teatri Abitati”, che hanno riportato in vita luoghi di teatro in crisi e hanno prodotto circa 100 mila spettatori paganti all’anno.
Tutte le compagnie teatrali professionali della regione e le associazioni musicali sono state stabilmente finanziate attraverso il Fondo Unico regionale dello Spettacolo, l’Albo regionale e strumenti di programmazione triennale degli interventi.

Le iniziative culturali, cinematografiche e di spettacolo hanno fatto da volano anche allo sviluppo turistico della Puglia, disegnando i contorni di un vero e proprio brand fondato sull’intreccio tra tradizione e innovazione.
Il turismo è sempre stato una Cenerentola nelle politiche antecedenti alla amministrazione Vendola. La Puglia era sconosciuta al di là dei confini nazionali e anche il turismo domestico era strutturalmente debole.
Oggi il turismo in Puglia pesa l’8% del Pil, con 3 milioni e 200 mila arrivi all’anno, di cui il 20% di turisti stranieri, e 13.5 milioni di presenze turistiche complessive. Si consideri che nel 1998, le presenze turistiche complessive si fermavano a meno di 7 milioni.
La Puglia è oggi al primo posto fra le mete degli italiani per le vacanze lunghe.
Il turismo nella nostra regione continua a crescere, con una sempre maggiore incidenza di visitatori internazionali, in controtendenza rispetto al dato nazionale, per il quale si stima una diminuzione del 4,3% di arrivi e presenze.
Questi dati non sono certamente frutto del caso, ma di un lavoro lungo e di idee precise: innanzitutto, la costituzione di Pugliapromozione, che ha sostituito le vecchie APT con un risparmio di 1 milione di euro, e che ha consentito di promuovere finalmente l’intero sistema pugliese, senza inutili divisioni fra province e territori.
La nuova agenzia si è concentrata sulla diffusione e promozione del brand Puglia in Italia e all’estero; fra le tante iniziative, ricordiamo il road show We are in Puglia, ovvero un vero e proprio villaggio con le tipicità pugliesi, presente a Vienna, Monaco, Berlino, Parigi, Londra, Dublino; e poi, il Buy Puglia, ovvero la Borsa del Turismo organizzata da Pugliapromozione, giunge alla seconda edizione nel 2014, con 220 buyer internazionali.
I risultati? Il National Geographic ha inserito la Puglia al secondo posto fra i migliori viaggi del 2014, e per Lonely Planet la Puglia è nella top ten del “best value travel destinations in the world for 2014”. Forse più di ogni altra parola, possono valere questi riconoscimenti.